Guida ai lavori antisismici: come rinforzare le strutture esistenti contro i terremoti
L’Italia è un Paese ad elevato rischio sismico e gran parte del patrimonio edilizio è stato costruito prima delle moderne norme tecniche per le costruzioni. Rendere più sicure le strutture esistenti è quindi una priorità. Gli interventi antisismici non sono tutti uguali: variano per complessità, efficacia e costi. Questa guida illustra i principali tipi di lavori antisismici disponibili per migliorare la resistenza degli edifici alle sollecitazioni sismiche.
Rinforzo delle murature
Le pareti in muratura tradizionale sono tra gli elementi più vulnerabili.
- Scuci e cuci: sostituzione delle parti degradate con nuovi blocchi o mattoni.
- Intonaci armati: applicazione di reti in fibra di vetro, acciaio o materiali compositi ancorate alla muratura, e combinate con malta.
- Fasciature in acciaio o FRP: fasciature di pareti o pilastri con fibre di carbonio o tessuti ad alte prestazioni che aumentano la resistenza a trazione.
Rinforzo dei solai e dei collegamenti
Un edificio resiste meglio ai terremoti se i vari piani si comportano come un unico blocco rigido.
- Irrigidimento dei solai: mediante soletta collaborante in calcestruzzo armato collegata alle travi.
- Collegamenti acciaio-calcestruzzo-legno: inserimento di connettori e staffe per unire meglio travi, solai e pareti.
Rinforzo delle strutture in cemento armato
Gli edifici in c.a. costruiti prima degli anni ’80 possono avere carenze importanti.
- Incamiciatura di pilastri: aggiunta di uno strato di calcestruzzo armato o acciaio intorno agli elementi esistenti.
- Fasciature con FRP: applicazione di fibre di carbonio per aumentare resistenza e duttilità.
- Placcaggi metallici: piastre d’acciaio bullonate o incollate per rinforzare nodi e travi.
Tecniche avanzate e miglioramento globale
Oltre agli interventi puntuali, esistono soluzioni innovative:
- Isolamento sismico alla base: inserimento di dispositivi che separano l’edificio dal terreno, riducendo l’energia trasmessa dal sisma.
- Dissipatori di energia: dispositivi che assorbono parte delle vibrazioni trasformandole in calore.
- Adeguamento sismico completo: insieme di interventi integrati che portano la struttura a rispettare i livelli di sicurezza delle nuove costruzioni.
Manutenzione e prevenzione
Un edificio più sicuro non si ottiene solo con grandi opere, ma anche con una corretta manutenzione:
- Controllo periodico di fessure e deformazioni.
- Ripristino tempestivo di parti ammalorate.
- Monitoraggio dello stato dei materiali e dei collegamenti strutturali.
Conclusione
I lavori antisismici sono strumenti fondamentali per ridurre la vulnerabilità degli edifici esistenti e proteggere le persone. La scelta del tipo di lavoro dipende dalle caratteristiche della struttura, dal grado di rischio e dal budget disponibile. Per ogni intervento è essenziale affidarsi a ingegneri e tecnici specializzati, che sappiano progettare soluzioni efficaci e rispettose delle norme vigenti. Se vuoi contattarmi, clicca qui: Contatti